Pac-Man videogioco | |
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Immagine del gioco | |
Piattaforma | Atari 2600 |
Data di pubblicazione | 1982[1][2] |
Genere | Azione |
Origine | Stati Uniti |
Sviluppo | Atari |
Pubblicazione | Atari |
Programmazione | Tod Frye |
Modalità di gioco | 1 o 2 giocatori |
Periferiche di input | Joystick |
Supporto | Cartuccia |
Seguito da | Ms. Pac-Man |
Pac-Man è un videogioco prodotto nel 1982 da Atari per la sua console Atari 2600, conversione del celebre videogioco arcade Pac-Man (1980) di Namco, che ne deteneva i diritti per il commercio sul mercato nordamericano. Come nella versione arcade originale, il giocatore controlla il personaggio con un joystick: l'obiettivo del gioco è quello di mangiare tutti i biscotti distribuiti nello schema evitando di farsi catturare dai fantasmi.
Il gioco fu programmato da Tod Frye, a cui Atari concesse un periodo molto limitato di tempo per completare il progetto. Le differenze tecniche fra la console Atari 2600 e l'hardware dell'arcade originale, in particolar modo la quantità di memoria disponibile, ostacolarono la conversione del gioco e il risultato finale presentato da Frye fu un titolo che si discostava molto dall'originale[3].
Atari, pensando che il gioco avrebbe venduto bene sfruttando il successo della versione arcade, ne produsse 12 milioni di copie. Le vendite inizialmente andarono come previsto, trascinate dalla fama del nome "Pacman" e da una pressante campagna pubblicitaria[4]: Atari ne vendette 7 milioni di copie, cosa che lo rese il gioco per 2600 più venduto di tutti i tempi. Ma la scarsa qualità del gioco attirò pesanti critiche, scoraggiando molte persone dall'acquistarlo e convincendone altre a restituire le copie in proprio possesso, con il risultato che Atari si ritrovò con 5 milioni di cartucce invendute[5].
L'insuccesso commerciale di Pac-man risultò, insieme a quello di un altro gioco di Atari, E.T., uno dei fattori che portarono alla crisi dei videogiochi del 1983, con molte aziende del settore, Atari compresa, che registrarono grosse perdite economiche. Le cartucce invendute di Pac-Man furono sepolte in una discarica del Nuovo Messico insieme a quelle di E.T.
Il gioco fu seguito dalle conversioni dei sequel del Pac-Man arcade.
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